Chi non ha mai trovato nella casa dei nonni o dei prozii dei mobili antichi economici? È facile, infatti, imbattersi in armadi, madie, cassettiere o comodini che a chi non si intende di antichità possono sembrare vecchi e assumere perciò poco valore. È bene sapere che ci sono esemplari molto ricercati dagli appassionati di antiquariato, che possono pagare anche somme ingenti per esporli nella propria abitazione.
Non tutti, però, sanno come aumentare il valore dei mobili delle epoche passate. Per questo abbiamo composto una piccola guida per avere un’idea del potenziale guadagno in caso di vendita e ricavare un buon profitto anche dagli arredi che non si usano più.
Mobili antichi: da economici a preziosi in 5 mosse
Far assumere più valore a dei mobili antichi economici non è un’impresa semplice, soprattutto quando si desidera piazzarli su un mercato così particolare come quello dell’antiquariato. Per fortuna si può far leva su alcuni parametri precisi che vi aiuteranno a ottenere una valutazione più alta per il vostro cimelio.
1. Conservazione
Il primo e più importante fattore che si deve considerare per la valutazione di un mobile è il suo stato di conservazione. Se questo verrà destinato a un utilizzo effettivo come suppellettile nella vita di tutti i giorni, e non solo come mera decorazione, questo fattore è molto importante. Graffi, pezzi mancanti e altre imperfezioni estetiche possono abbassare rapidamente il suo valore, soprattutto se molto gravi o evidenti. In questo caso è possibile ricorrere al restauro da parte di un esperto, che saprà muoversi con facilità e suggerire gli interventi migliori da perseguire.
Un mobile in cattivo stato, anche se molto bello, antico o particolare, può essere scartato da molti acquirenti che non possono permettersi le spese di riparazione. Se il vostro oggetto presenta danni evidenti voi stessi potete considerare l’eventualità di reintegrare parti mancanti o intervenire per migliorarne l’aspetto, naturalmente sempre nel rispetto del manufatto nella sua interezza e, soprattutto, rivolgendovi a degli specialisti.
2. Qualità
La qualità di un mobile antico si può valutare considerando il materiale che lo compone, per esempio verificando che si tratti di un legno o una pietra di pregio piuttosto che materiali più diffusi. Allo stesso tempo, con questo termine si tratta anche la bellezza e la maestria della sua costruzione. In questo caso sarà la mano dell’artigiano a decidere il prezzo del proprio arredo, con buon esito se ogni componente è stata realizzata in modo da ottenere un prodotto armonico e resistente. In questa categoria si comprendono anche gli elementi meno vistosi come le giunture, le maniglie o la fodera degli interni (se presente).
Se il mobile in questione è di bassa qualità, si può ricorrere al fai da te e a tanta creatività per tentare di aumentarne il valore:
- attraverso il découpage è possibile cambiare totalmente l’aspetto del mobile, attaccando fantasie e colori diversi sulla sua superficie. Divertitevi a trovare le migliori combinazioni per i vostri gusti.
- se la superficie del mobile è in buone condizioni, si può pensare di dipingerlo con una vernice dai colori moderni, magari dal pattern opaco. Aggiungendo anche delle nuove maniglie si otterrà un mobile da fare invidia agli interior designer.
- se invece il mobile in questione è in pessime condizioni, si può tentare di recuperare le parti migliori in modo creativo. Prendiamo ad esempio un tavolino da tè con la superficie rovinata ma con le gambe intatte: è possibile smontare il piano d’appoggio originale e sostituirlo con uno in vetro temperato.
3. Rarità
Quando esistono pochi esemplari di un determinato mobile antico è naturale che la sua valutazione salga. Se possedete un arredo di questo tipo potete ritenervi fortunati e richiedere un prezzo più alto a un eventuale acquirente.
Come fare per capire l’effettiva unicità del proprio manufatto? Potete rivolgervi a Internet per una prima verifica e, una volta appurato che del vostro arredo non esistono molte copie, chiedere la conferma ai professionisti del settore che sapranno esaminare la disponibilità dello stesso sul mercato dell’antiquariato. Se siete in possesso di un pezzo unico, congratulazioni: potrete guadagnare molto di più.
4. Originalità
Anche in caso siate in possesso di un mobile che si trova in diversi modelli e variazioni simili non disperate, in quanto potrete verificare se per qualche motivo questo si distingue dai suoi “fratelli”. In alcuni casi, infatti, i prodotti dell’antiquariato antico possono presentare delle variazioni minime che, tuttavia, li rendono più appetibili a una cerchia ristretta di acquirenti. Per esempio, il loro impiego in determinati eventi storici o il loro coinvolgimento in una leggenda. Questo vale anche per tutti i mobili antichi con inserti o forme inusuali, soprattutto se si tratta di soluzioni di design.
Lo stesso discorso vale per mobili “portavoce” di uno stile unico, come lo stile francese, l’arredamento vintage americano, lo stile veneziano, l’antiquariato orientale, lo stile vittoriano, l’antiquariato navale o lo stile impero.
5. Celebrità
Proprio come il valore di un quadro può essere determinato dalla celebrità del pittore, anche un mobile antico economico si può scoprire pezzo unico se si può dimostrare che è stato creato personalmente o dalla bottega di un celebre arredatore o ebanista. Si tratta di una circostanza piuttosto rara in quanto l’arredamento non è sempre stato considerato alla pari dell’arte pittorica e scultorea, ma ci sono anche casi dove l’ideatore o il costruttore di un armadio o di uno scrittorio si sono sentiti in dovere di firmarlo o comunque di decorarlo con connotati distintivi del proprio stile. Se è il vostro caso potrete approfittarne per alzare il prezzo in caso di vendita, soprattutto se l’artigiano è rimasto celebre nella storia.