Con la dicitura “arredamento stile impero” ci si riferisce a una tendenza di arredamento che prese piede verso la fine del XVIII secolo per poi diventare sempre più popolare nel primo ventennio del XIX secolo, in linea con la nascita e la fortuna del regime napoleonico. Si tratta di mobili volutamente riconoscibili per la maestosità delle forme e l’utilizzo di materiali pregiati che hanno conosciuto un’ampia diffusione ben oltre la Francia, loro patria d’origine.
Per questo motivo sono facilmente rintracciabili nei mercati dell’antiquariato e non mancano di fare la loro apparizione nelle vetrine dei negozi di pregio. Ancora oggi, sono fra gli elementi antichi più richiesti e utilizzati. Sarà per la loro personalità inconfondibile o per gli ideali che rappresentano, ma armadi, consolle e gueridon di questo periodo vengono acquistati in continuazione sia per case private che per strutture pubbliche o spazi commerciali; costituiscono inoltre un ottimo modo per valorizzare ogni ambiente.
Andiamo alla scoperta di questa splendida corrente di arredamento stile impero per apprezzarne pienamente il valore.
Storia di questo stile
Siamo a cavallo fra il 1700 e il 1800 e in Francia si è appena concluso l’importante decennio della Rivoluzione: ora non è più l’Ancien Regime lo status quo, bensì l’impero di Napoleone, uno dei più grandi condottieri della storia. Attorno a lui si agitano centinaia di figure fra soldati, funzionari e artisti, ma non mancano neanche esperti dell’arredamento che si affannano per sviluppare una nuova tendenza che possa celebrare degnamente i fasti dell’età napoleonica.
Due architetti, Charles Piercer e Pierre-Francois Fontaine riescono nell’impresa e già nel 1801 pubblicano alcuni disegni che illustrano i caratteri fondamentali dello stile impero, che saranno successivamente raccolti in un libro e diffusi in tutta Europa.
In realtà, l’ispirazione arriva dagli esempi decisamente più antichi dell’epoca classica: si adottano le linee pulite e armoniose dell’arte greca e le strutture massicce e imponenti di quella romana. A questi si uniscono i decori vegetali e animali propri di quello che ai tempi veniva denominato lo stile di pittura pompeiano. D’altronde è inevitabile notare come lo stile impero muova i suoi primi passi in un’epoca dove il classicismo ha già avuto modo di affermarsi in tutte le arti, dalla pittura alla drammaturgia: era solo questione di tempo che si propagasse anche nell’arredamento.
Mobili in stile impero
I mobili d’antiquariato in stile impero si contraddistinguono per essere realizzati seguendo delle linee dritte e pulite, tutt’al più leggermente incurvate, pensate per incutere rispetto e risultare gradevoli allo sguardo. Non c’è abbondanza di decorazioni ma solo pochi elementi che recano un significato specifico: tralci che racchiudono la lettera N, per esempio, oppure animali come allegorie delle qualità di Bonaparte, per esempio le api che rappresentano la laboriosità.
I materiali prediletti per gli arredi di questa corrente sono legno e marmo. Nel primo caso si scelgono essenze scure con massiccia presenza di venature, prima fra tutte il mogano; nel secondo, invece, si ricerca la purezza massima nel tentativo di imitazione delle famose statue dell’antichità.
Si diffonde l’utilizzo del gueridon e delle consolle con gambe ben salde a terra, oppure di letti simili al triclinio romano: nei negozi di antiquariato non è difficile trovare questi mobili, che si adattano perfettamente a tutti i tipi di ambienti e sono l’ideale, soprattutto, per impreziosire ville o stanze di rappresentanza.
Le cornici dei caminetti, curiosamente, si popolano di figure prese sempre dalla mitologia classica oppure dalle sfingi egizie: un ottimo modo per rendere il focolare un elemento cardine della casa.
Oggetti in stile impero
Lo stile impero ha un’azione totalizzante anche sugli oggetti di tutti i giorni, entrando per la prima volta nelle case della borghesia e dei commercianti. Chi desidera un prodotto di antiquariato non ha che l’imbarazzo della scelta in quanto si trova di tutto: orologi, statuine, vasi, servizi da tè e lampadari possono essere facilmente adottati in soggiorni, librerie, studi e camere da letto per un effetto sorprendentemente raffinato ed equilibrato al tempo stesso.
Il decoro di questa tendenza si abbina particolarmente bene a un elemento che è caduto in disuso con l’avvento della contemporaneità: la carta da parati. Sempre in questo periodo, infatti, molti adottano strisce di carta decorate con motivi damascati, aquile imperiali o tralci vegetali. Regnano tinte come il cremisi, il verde smeraldo o il blu oltremare.
Oggi la carta da parati viene prodotta con materiali più in linea con le esigenze moderne, ma l’accostamento con oggetti d’antiquariato di primo 1800 è sempre efficace. Chi non ne può fare a meno può valorizzarla con una delle splendide testimonianze della gloria e dello sfarzo di Napoleone.